comune di Brescia

  • La leonessa d'italia

    Le origini di Brescia sconfinano nella leggenda: vi è chi fa risalire le origini di Brescia a Ercole, chi ne fa risalire la fondazione a Troe che, scappando da Troia in fiamme, giunge presso il luogo ove ora sorge Brescia e lì fonda Altilia, vale a dire l'altra Ilio e quindi l'altra Troia. Ma la leggenda che, secondo la storiografia, più probabilmente contiene un fondo di verità, è quella che si riferisce a Cidno, re dei Liguri, che nella tarda età del bronzo invase la pianura Padana e, giunto presso il colle Cidneo (al centro dell'attuale Brescia), ne fortificò la cima, nel punto in cui oggi sorge il Castello. Altri ancora sostengono che i primi abitanti del territorio bresciano furono gli Etruschi, che si stanziarono nella pianura cispadana. Le origini di Brescia risalgono sicuramente almeno al IV secolo a.C., quando in tutto il nord Italia si insediarono popolazioni come gli Insubri e i Galli Cenomani. Successivamente, a cavallo tra III e II secolo a.C., a seguito di scontri tra Insubri, Galli e Romani, Brixia iniziò il percorso di annessione alla Repubblica romana, culminato nel 41 a.C. quando gli abitanti ottennero la cittadinanza romana, pur mantenendo una certa autonomia amministrativa. Dal 402 al 493 subì numerose invasioni barbariche, tra cui quelle dei Visigoti di ad avere un'escursione altimetrica di 770 metri. Il centro storico è racchiuso nel perimetro della cinta muraria di epoca veneta, abbattuta tra la seconda metà dell'Ottocento e gli anni venti del Novecento, ed è sovrastato dal colle Cidneo sul quale è ben visibile il castello di Brescia. Il resto della città si espande geograficamente e visivamente su tutto il territorio circostante, racchiuso dalla cinta di monti prealpini, come il Monte Maddalena, ed il Monte Sant'Onofrio, anche se quest'ultimo non fa geograficamente parte del territorio cittadino, bensì dei comuni dell'hinterland Bovezzo, Lumezzane, Concesio e Nave. Alla città fu dato l'appellativo "Leonessa d'Italia" da Aleardo Aleardi, nei suoi Canti Patrii. La fortuna dell'espressione si deve però a Giosuè Carducci, che volle rendere omaggio a Brescia per la valorosa resistenza contro gli oppressori austro-ungarici durante l'insurrezione delle dieci giornate, nell'ode Alla Vittoria. Tra le rovine del tempio di Vespasiano in Brescia, contenuta nelle Odi barbare. Pur con le dovute varianti, a Brescia e provincia il dialetto utilizzato è il dialetto bresciano, derivante dalle parlate galloromanze e dalla volgarizzazione del latino. Il primo manoscritto riconducibile al dialetto bresciano è stato trovato a Bovegno in Val Trompia, ed è risalente circa al 1300, anche se nel dialetto bresAlarico, degli Unni di Attila, degli Eruli di Odoacre e degli Ostrogoti di Teodorico; proprio sotto quest'ultimo la città acquisì un'importanza chiave nel regno ostrogoto. Dal 568 divenne un importante ducato del regno longobardo. Proclamatosi comune autonomo già nel XII secolo, finì sotto la dominazione viscontea e poi, con l'atto di sottomissione del 24 novembre 1426, tra i Domini di Terraferma della Repubblica di Venezia. Annessa al Regno Lombardo-Veneto, durante il Risorgimento fu teatro delle dieci giornate di Brescia, per poi arrivare all'annessione al Regno d'Italia nel 1860. L'evento di maggior importanza per la storia bresciana fu però l'invasione dei Galli Cenomani (IV secolo a.C.), i quali, s'insediarono nella regione pianeggiante (nelle valli vi erano popolazioni di ceppo ligure-euganeo) compresa tra l'Adige e l'Adda, facendo della futura Brixia la loro capitale. Il territorio – delimitato a nord dalle Prealpi Bresciane, ad est dalle Prealpi Gardesane e a ovest dai territori della Franciacorta – è in maggior parte pianeggiante; tuttavia tutto il versante sud del Monte Maddalena ricade nel territorio comunale, così che il comune di Brescia si trova ciano attuale troviamo la presenza di numerosi termini simili al francese ed anche al tedesco, frutto della comune matrice celtica e germanica delle sue popolazioni nonché delle successive dominazioni. È tutt'oggi classificato come dialetto lombardo orientale, per via delle diverse radici e appartenenze politiche di questo territorio forte, indipendente e desideroso di continue emozioni.

dati statistici

Dati Statistici
Abitanti: 193.879
Altezza s.l.m.: 149 m
Superficie: 90,68 kmq
CAP: 25121-25136
Comuni Limitrofi
Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gussago, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio

Municipio
Piazza della Loggia, 1
Tel. 030.29771
urp@comune.brescia.it
www.comune.brescia.it